Come la consulenza aziendale può facilitare un branding sostenibile

scopri il processo di trasformazione verso un modello di business più sostenibile

Se fino a qualche anno fa i temi ecologici sembravano camminare parallelamente al percorso delle aziende, oggi invece si parla sempre più di green branding, ovvero della necessità per le aziende di integrare i temi di sostenibilità tra i valori del marchio. Uno dei parametri di preferenza da parte dei consumatori, sempre più consapevoli delle responsabilità ecologica e sociali, risiede proprio nell’impatto che una azienda ha sul Pianeta e sull’ambiente e su come quindi possa essa stessa contribuire, magari apportando un proprio contributo, possibilmente optando per strategie e soluzioni ecologiche. In questo contesto storico l’expertise delle agenzie di consulenza aziendale rappresenta non un semplice elemento facilitatore per l’ottimizzazione delle performance economiche e lo sviluppo di aree di miglioramento, ma un catalizzatore vero e proprio nel processo di trasformazione verso un modello di business sempre più sostenibile.

L'importanza della sostenibilità per un brand

Come abbiamo avuto modo di anticipare il consumatore odierno è fortemente sensibile ai temi ecologici, a tal punto da inserire nel proprio paniere di spese una gran quantità di prodotti che si sposano con la coscienza ecologica e ad impatto zero, possibilmente se realizzati con materie prime naturali e meglio ancora se con linee di produzione che sfruttano energie green e rinnovabili. I brand devono pertanto seguire questa scia disegnata dal mercato per tenere conto di questi aspetti importanti e puntare su strategie poco o zero impattanti sull’ambiente. Prendiamo esempio da Tesla e come l’azienda automobilistica abbia saputo focalizzarsi su veicoli elettrici e soluzioni per l’energia rinnovabile. L’enfasi posta da Tesla sulla sostenibilità ha non solo rivoluzionato il settore automobilistico, ma ha anche generato un ritorno sugli investimenti straordinario. Una prospettiva ecologica si può basare quindi sul versante delle modalità operative, sulla scelta dei materiali utilizzati, o opzioni ecologiche per la realizzazione di eventi che vedono il brand protagonista, o ancora nell’erogare servizi sostenibili o prodotti che non deturpano il paesaggio, né inquinano l’aria o le fonti energetiche, e che proteggono le specie di flora e fauna locali.

Tutto questo permette indubbiamente alle aziende di
diversificare il portafoglio di servizi e prodotti, introducendo soluzioni ecocompatibili che hanno permesso di accedere a nuovi mercati e clienti. L’adozione di processi di produzione sostenibile ha inoltre comportato una riduzione dei costi operativi, con significativi risparmi energetici e una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse. Inglobare nella mission delle aziende gli aspetti di attenzione verso il Pianeta che tutti abitiamo vuol dire non solo rispondere alle aspettative del mercato o a quelle della legge, ma mostrare effettiva cura nei confronti  del consumatore, attirare la sua attenzione, favorire la differenziazione del brand, garantendo al marchio, peraltro, anche un vantaggio competitivo, per l’accrescimento valoriale della brand reputation delle aziende, oltre a rappresentare un impatto economico tangibile.

Insomma abbracciare un
asset green non è indossare “una verniciatura ecologica”, per cavalcare una moda, ma semmai una componente cruciale profondamente sentita e partecipata da condividere con il target con cui stringere un patto di fiducia in una relazione duratura e reciproca. In questo la consulenza aziendale riesce a pianificare tutti i passaggi per questo approccio, ora consigliando e ora producendo attivamente tutte le possibili implementazioni utili al raggiungimento di questo obiettivo.

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Cosa si intende esattamente per un branding sostenibile?

Uno dei concetti che probabilmente più ha rivoluzionato il senso semantico del termine è proprio quello di “branding“, che ha fatto traghettare l’identità aziendale dai semplici loghi e slogan ad una complessità che interseca identità aziendale, valori e rapporto con il consumatore.  

L’attribuzione di
eco-branding dota le aziende di un elemento indubbiamente più etico e in grado di vestire il marchio di pratiche eco-compatibili, socialmente responsabili e eticamente irreprensibili all’interno del nucleo identitario e operativo di un’azienda, coprendo l’intera catena di valore durante il processo aziendale: dalla selezione delle materie prime, fino ai processi di produzione, e arrivando a interessare anche la distribuzione e le relazioni del customer care post vendita. In questa prospettiva anche l’uso delle tecnologie avanzate gioca a vantaggio della crescita del valore di un marchio, ad esempio, intelligenza artificiale e machine learning permettono di ottimizzare le operazioni aziendali contenendo l’impatto ambientale e lo spreco energetico, o ancora l’applicazione di sensori intelligenti e blockchain, utilizzati per intercettare tracciare e garantire la provenienza dei prodotti e in generale delle materie prime utilizzate. In linea di massima il branding sostenibile è oggi senza ombra di dubbio una svolta epocale importante e in grado di ridisegnare i paradigmi aziendali attraverso una revisione metodica e costante di ogni minimo e dettagliato processo aziendale e che ha, dall’altro lato della medaglia, proprio quel consumatore attento e sensibile che non si può e non si deve deludere mai, se lo si vuole anche avere come cliente fedele e prezioso brand ambassador negli anni.

Strumenti e risorse da utilizzare per un marchio “più ecologico”

Quando parliamo di consumer engagement, diventa essenziale costruire più punti di contatto, soprattutto digitali, in grado di amplificare i momenti di dialogo ecologico tra Brand e consumatori e questo può realizzarsi attraverso piattaforme di social media, app mobile, siti web, blogging, emailing marketing, tanto per citarne alcuni. Nell’ecosistema del branding sostenibile intervengono chiaramente anche tutti quei software e altre risorse che forniscono modelli operativi in grado di abbattere costi e aumentare i ricavi, tutti rigorosamente in chiave ecogreen e in modo etico e sostenibile. La stessa scelta dei materiali promozionali, come packaging o materiale pubblicitario, scelte ecologiche di produzione e persino la formazione sostenibile rivolta al personale aziendale possono influire non poco sull’immagine che una azienda dà ai propri consumatori, liberandola da modelli obsoleti, superati e per l’appunto “insostenibili”.
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Come scegliere un consulente aziendale per il green branding

In fatto di clima ecologico, dunque, mentre una molteplicità di fattori deve essere presa in considerazione, sono due gli aspetti che non possono mai mancare in chi vuole fare azienda in maniera sempre più sostenibile: competenza comprovata e adattabilità strategicaQueste due caratteristiche sono spesso quello che fa andare avanti un’azienda, distinguendola dalle altre. Ma proprio perché spesso le aziende non hanno né il tempo da dedicare interamente a parecchi aspetti della propria identità, e perché tante altre volte, non ne hanno la competenza tecnica, un consulente aziendale che possa affiancarle, abbracciando sia il marketing che gli aspetti legati alla sfera della sostenibilità ambientale e di quella sociale può rivelarsi la scelta più proficua e intelligente. Il consulente aziendale esperto e sensibile agli aspetti ecologici di un brand, infatti, saprà offrire soluzioni su misura, ritagliate secondo le esigenze specifiche e rispettando anche la cultura aziendale, ma sarà anche utile ad edificare un brand più resiliente ed etico, in linea col mercato e con i desideri del cliente, compresi i suoi bisogni di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.

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