Dal concept al piatto: come organizzare una perfetta kermesse di alta cucina

Una kermesse di alta cucina è senz’altro un evento assolutamente entusiasmante, un incontro di tantissime persone, sicuramente del settore, ma anche molti food lovers attratti dalle novità e dal tema, ma anche un tripudio di colori, luci, forme e soprattutto di odori e sapori inebrianti e gourmet. L’integrazione sinergica tra pianificazione strategica e gestione logistica rappresenta allora un dettaglio non certo indifferente al successo stesso e alla godibilità di questa occasione e avere dalla propria la competenza di una agenzia di eventi milano, specializzata nell’organizzazione di eventi di haute cuisine, può fare nettamente la differenza. Scopriamo perché!

Fase del concept e dell'ideazione

Il momento del concept, ovvero dell’ideazione di una kermesse dedicata al cibo, specie se gourmet, è una fase parecchio delicata, considerata la portata dell’evento: non solo rendez-vous di eccellenze culinarie, ma anche un microcosmo di interazioni professionali, commerciali e sociali. Il primo passo da fare è quindi quello di avere ben chiaro l’obiettivo dell’evento, così da potervi ritagliare sopra tutte le altre decisioni. Tanti e diversi sono infatti i motivi per i quali organizzare una vetrina prestigiosa come una kermesse d’alta cucina: creare un network di professionisti del settore; presentare accessori e strumenti con marchi d’alta gamma; mostrare realizzazioni spettacolari dai sapori unici; promozione di chef emergenti o pluristellati. 
L’obiettivo aiuta anche alla definizione del target: chi assisterà all’evento? Definire i partecipanti e gli ospiti di una fiera d’alta cucina servirà a focalizzare bene molti aspetti dell’appuntamento stesso, come ad esempio comprendere i bisogni latenti e manifesti, le aspettative e le preferenze, così da poter personalizzare ogni aspetto dell’evento, inclusa la sua comunicazione e promozione. Segue a ruota, aspetto che si interseca con i primi due, la selezione del tema, una decisione funzionale all’obiettivo, ma di grande interesse per gli ospiti. Il tema è un elemento dell’ideazione di un evento molto basilare perché ne rappresenta quel fil rouge che agisce come collante emotivo e narrativo, capace di armonizzare ogni elemento dell’appuntamento con l’esperienza sensoriale e l’ambiente circostante, creando un ecosistema coerente.

Il concept di una kermesse di haute cuisine deve inoltre tenere in considerazione variabili come la
stagionalità dei prodotti, le mode e le tendenze del momento in fatto di cibo e cucina e le specificità culturali o locali. Tutti questi aspetti rientrano nella fase progettuale, per l’appunto, quella per la quale tutto viene messo “nero su bianco”, così da poter definire il progetto a monete e calibrare con precisione ogni aspetto, massimizzando l’engagement del pubblico e, di conseguenza, il ROI dell’evento.

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Pianificazione logistica di un evento gourmet

Quando si tratta di organizzare la parte logistica di un evento gourmet, nulla va lasciato al caso, ma ogni più piccolo (anche il più insignificante dettaglio) va strutturato per bene, così da massimizzare il ritorno sulla qualità dell’esperienza offerta e sull’efficacia del messaggio comunicato. La selezione della location è un’operazione di fondamentale importanza perché qui, in questo caso, non si tratta semplicemente di optare per un luogo “esteticamente gradevole”, ma soprattutto funzionale. Lo spazio riveste un’importanza strategica, in quanto rappresenta “il teatro” all’interno del quale verrà svolta la pièce culinaria, un palcoscenico simbolico dove ogni dettaglio è rappresentazione di segni altamente significanti e in grado di restituire la percezione del valore e dell’esperienza di fruizione dello specifico appuntamento. Ma una location vorrà dire anche valutare un luogo anche in funzione della sua capacità di accoglienza, l’accessibilità, i servizi annessi e l’adattabilità dello spazio alle specifiche esigenze dell’evento, da un punto di vista sia pratico, ma soprattutto narrativo, al fine di creare coinvolgimento massimo con i partecipanti. Ma per poter definire bene l’evento è indispensabile far rientrare in questa stima anche budget e finanziamenti, possibilmente sviluppando un’analisi dettagliata delle entrate e delle uscite.

In tal senso potrebbe tornare utile anche l’
acquisizione di sponsor dietro ad una ovvia elaborazione di un dossier di sponsorizzazione persuasivo, corredato di analisi del pubblico e previsioni di ritorno sull’investimento e dati relativi al posizionamento dell’evento nel panorama gastronomico. Fa parte della logistica anche la scelta dei fornitori, che deve basarsi su parametri di: reputazione, qualità dei prodotti e servizi offerti, attenzione alla sostenibilità ecologica, flessibilità e personalizzazione operativa e fornitura di attrezzature e tecnologie all’avanguardia. Scegliere la logistica vorrà dire soprattutto optare per la coerenza, dove ogni più piccolo dettaglio servirà alla realizzazione di un evento che soddisfa, incanta, ispira. 

Dettagli culinari da “mettere in piatto”

Immancabile, vero e indiscusso protagonista di un evento di alta cucina è senza dubbio il cibo, fascinazione per occhi e palato, perfetta armonia tra estetica e sapori. A questo proposito una massima attenzione va dedicata alla scelta dei menù da portare in scena. Chiaramente non si tratta di un elenco di piatti, ma piuttosto di un vero e proprio racconto in grado di coinvolgere sensorialmente i partecipanti. Inutile dire che ogni singolo ingrediente va selezionato con cura, spingendo soprattutto l’attenzione su quello che oggi è più che mai un aspetto fortemente sentito e partecipato: il cibo chilometro zero, dove si promuove la bontà degli ingredienti locali, meglio se provenienti da allevamenti e colture d’impronta ecologica e sostenibile. Un occhio sapiente va dedicato anche all’equilibrio dei sapori oltre alla complementarità tra i piatti, facendo attenzione a incorporare elementi di innovazione culinaria senza scadere nell’effimero o nel kitsch.

Un evento culinario che si rispetti deve inoltre tenere conto degli abbinamenti cibo-vino, in grado di attribuire maggiore complessità e spessore ai piatti presentati, donando più profondità all’esperienza gustativa e organolettica. Un abbinamento ben calibrato può infatti esaltare e amplificare i sapori, creando un dialogo armonioso tra il bicchiere e il piatto e includendo altri elementi narrativi nella scena. E che dire della mise en place? La veste visiva attraverso la quale una portata diventa “appetibile” anche per gli occhi. Non solo cibo, però, ma anche stoviglie, posate e tovagliato, elementi apparentementi secondari al cibo, ma assolutamente necessari per la presentazione dei piatti, dove ogni elemento è considerato una estensione di quelli e contribuisce a creare coerenza di stile dal colore alla forma, dalle texture alle disposizioni, dove tutto emana passione e quell’incessante desiderio di eccellenza.
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Marketing e promozione dell’evento

Last but not least, la comunicazione e la promozione dell’evento che richiede una strategia strutturata e coordinata di marketing, soprattutto digitale. Utilizzare i social media, ad esempio, può essere una scelta molto intelligente per dare “visibilità” alla kermesse e permettere al contempo la divulgazione amplificata dei suoi contenuti, sfruttando l’alta viralità delle piattaforme e la loro possibilità nel creare una narrativa coerente e in grado di creare engagement con i fruitori e con il target.  Per dare voce all’appuntamento è bene focalizzarsi su contenuti coinvolgenti, che cercano punti di contatto e un dialogo costante con la prospettiva di una vera e propria relazione tra l’evento e il suo pubblico. In questo vengono in ausilio lo storytelling, il personal branding e il coinvolgimento della community, anche attraverso canali altri come un sito web e uno spazio blog dedicati. Ma anche la mailing list, peraltro spesso sottovalutata, trova una nuova reinterpretazione delle proprie identità e funzionalità, diventando un canale prezioso per mantenere un confronto aperto e costante con un pubblico già interessato e desideroso di aggiornamenti esclusivi e retroscena. Completa la promozione di una kermesse d’alta cucina anche la scelta di appoggiarsi ad un ufficio stampa competente e capace di produrre non solo “semplici” comunicati stampa, ma piuttosto costruire relazioni solide, durature e proficue con giornalisti e opinion leader del settore, organizzando anche conferenze stampa esclusive, interviste con i protagonisti dell’evento e, perché no, degustazioni in anteprima per un ristretto numero di critici gastronomici.

Affidandosi quindi anche ad un giusto partner come un’agenzia per organizzare eventi, la kermesse otterrà molto più che una vetrina, ma un avallo di credibilità e autorevolezza, che contribuirà anche a costruire un brand e una reputazione durevoli, cementando il posizionamento dell’evento all’interno del panorama gastronomico contemporaneo. 

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