La narrazione del territorio: come integrare storie e tradizioni locali nel tuo evento sul vino

scopri come rendere il tuo evento memorabile

Un evento vinicolo esclusivo deve essere, come prima cosa, contestualizzato nella storia stessa del vino, che sarà la protagonista della cerimonia: ogni etichetta vinicola ci racconta una vicenda, una storia, un’avventura che deve essere valorizzata e soprattutto divulgata, condivisa con il pubblico e i partecipanti della manifestazione. Lo sanno bene le aziende di consulenza, come ad esempio una agenzia eventi che si occupa di storytelling per il food e beverage, e che spesso si trovano di fronte alla necessità strategica di narrativizzare una identità del marchio, costruendo quasi da zero la sua brand reputation, all’interno della quale il luogo entra prepotentemente come co-protagonista. Si chiama narrazione del territorio, o ancora meglio terroir, come si dice in gergo tecnico quando si parla di buon vino: un evento vinicolo ha una mission ben precisa, raccontare una vicenda che trasuda di storia, di passione, che profuma di famiglia e di obiettivi portati avanti con dedizione, spesso con difficoltà e imprevisti lungo il tragitto. Come si possono integrare i racconti delle tradizioni locali in un evento vinicolo che si rispetti, fondendo storia, cultura con la degustazione di un ottimo calice di vino? Con un poco di fantasia e qualche suggerimento utile sarà possibile tramandare una storia all’interno del vernissage e coniugare divertimento e informazione.

La scelta della location più appropriata

Come prima cosa è necessario valutare la location migliore, che farà da scenario al tuo evento vinicolo: si consiglia di scegliere un luogo che racconti la storia di quel particolare tipo di vino, come la vigna specifica in cui vengono coltivate le viti, oppure la cantina in cui viene vinificato. Una manifestazione di questo tipo, come abbiamo già detto poc’anzi, deve essere contestualizzata nel territorio a cui appartiene quel vino, quel nettare prezioso che ruba la scena agli invitati proprio come una sposa nel giorno più bello della sua vita! Organizzare un evento vinicolo, ad esempio una degustazione, in un ambiente freddo e anonimo che non racconta nulla e non aggiunge curiosità e brio al racconto, non serve a nulla: quindi, non è affatto consigliabile scegliere una comune sala conferenze o l’ala riunioni di un hotel. Meglio valutare una location che sia strettamente connessa alla storia di quel vino, di quella cantina e della famiglia che lo produce da secoli, come nel caso del Castello del Broglio del Conte Ricasoli, nelle colline Senesi, dove per la prima volta si produsse la prima prestigiosa bottiglia di Chianti. Una location antica che trasuda di storia, dove ancora si sentono i canti festosi nelle sagre medievali, dove ogni mattone ci racconta un episodio, un aneddoto, una favola, una peripezia. La location scelta per l’evento potrà essere decorata e addobbata con luci e led, da far scorrere tra le travi del soffitto i tralci delle viti: botti di legno, anfore fiorite e riferimenti che ricordano il dio Bacco faranno tutto il resto.

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L’uva sarà la protagonista dell’evento vinicolo

La tipologia di uva con cui è realizzato quel vino è il prodotto che deve essere necessariamente valorizzato e raccontato nel tuo evento vinicolo, non solamente citato: l’uvaggio rivendica la sua personalità, il proprio carattere, ogni tipo di coltura deve essere narrata partendo dall’impegno e dalla fatica del contadino che ha permesso una vendemmia rigogliosa. Per questo motivo, il nostro consiglio è di esibire in bella vista l’uva, il frutto da cui nasce quel determinato vino, accessoriando le ceste e i catini con alcuni divertenti aneddoti scritti che richiamino la stagione autunnale o le vicissitudini stesse della famiglia che ha coltivato il vitigno.

L’uva sarà la protagonista dell’evento vinicolo

Il vino è strettamente connesso alla cucina regionale di quello specifico terroir di appartenenza: non a caso si parla di degustazione di enogastronomia! Il nostro consiglio, quindi, è di preparare con attenzione il menù della cena che si terrà durante l’evento, o imbandire un buffet ricco di prodotti tipici di quei luoghi. Si può anche imbandire una piccola bottega enogastronomica che farà da panorama all’evento vinicolo, in cui gli invitati potranno assaggiare, degustare e infine acquistare alimenti tipici, come pasta fresca, formati di pasta secca regionali, formaggi stagionati, marmellate e confetture, dolci di pasticceria e ogni altra prelibatezza, preferibilmente (e rigorosamente) a “chilometro zero”! Il suggerimento è stuzzicare l’occhio con porzioni contenute, mignon, con dei finger food che non appesantiscano ma riescano a far fondo alla degustazione! Un antipasto goloso allieterà la vista e preparerà la bocca alla cena con più trepidazione, hype e attesa: si sa, infatti, che l’appetito e il gusto si coccolano prima di tutto con il senso visivo. Infine, la musica giusta, il sottofondo ideale con le note che scaldano l’atmosfera e ispirano gli invitati: un evento vinicolo che si rispetti dovrà essere animato dalla soundtrack più adatta che richiami le sonorità di quei luoghi, tenendo conto delle canzoni popolari e dei pentagrammi che fanno parte degli usi e dei costumi di quel territorio. Anche l’aspetto melodico dovrà essere contestualizzato alla regione in cui ci troviamo, e si potranno riportare alla luce (o meglio alle orecchie) quei canti popolari che ancor oggi si perdono, ad esempio, tra i borghi toscani o le filastrocche nordiche che riecheggiano tra le valli piemontesi

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Concludendo

Nella ricchezza della tradizione vinicola, ogni dettaglio conta, dall’origine dell’uva alla melodia che fa da sottofondo durante la degustazione. Tuttavia, mentre le tecniche tradizionali possono portare un evento vinicolo fino a un certo punto, un tocco professionale può indubbiamente elevarlo. Proprio per questo diventa fondamentale una partnership con un’agenzia di organizzazione eventi, specialmente se specializzata nel settore food and beverage che, non solo saprà comprendere la profondità e la complessità della narrazione vinicola, ma avrà di suo anche le competenze e la visione specifica per tradurre la narrativa di un luogo in un evento tangibile, avvolgente e risonante. Saper intessere insieme le sfaccettature del territorio, il sapore del vino e le esigenze del pubblico non è cosa da poco, ma richiede una perfetta amalgama di conoscenza, passione e expertise. In questo cruciale incrocio tra tradizione e innovazione, un’agenzia specializzata può dare vita a un evento che non solo sappia comunicare la storia e la cultura di un vino, ma che, cosa più importante ancora, riesca a creare un legame emotivo duraturo tra il brand e il suo pubblico, soprattutto in un contesto nel quale esperienza e emozione dettano le tendenze del consumo.

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