Quattro aspetti che in molti sottovalutano, ma che realmente rendono un marchio inconfondibile
Quattro aspetti che in molti sottovalutano, ma che realmente rendono un marchio inconfondibile Quando si
“Una volta, in una soffitta incantata, dove i giocattoli prendevano vita non appena calava il buio, un piccolo soldatino di piombo osservava il mondo da un angolo nascosto. Nonostante la sua postura impavida, la sua armatura mostrava segni di battaglia, e non a causa delle avventure notturne, ma piuttosto per il viaggio che aveva intrapreso per arrivare fin lì, protetto solo da una scatola di cartone un po’ troppo grande e non sufficientemente sicura”. La scatola di cartone, per l’appunto il packaging di prodotto è il contenitore che non solo protegge il contenuto del giocattolo e ne consente la sua integrità, ma rappresenta anche il primo vettore esperienziale di chi lo accoglierà tra le proprie mani.
Nel mondo reale, lontano dalle favole della soffitta, i giocattoli sono strumenti fondamentali per lo sviluppo dei bambini, e per questo è importante che questi siano prodotti secondo specifiche accortezze e seguendo le norme e linee guida vigenti dal sistema Europeo. Il packaging dei prodotti, in particolare quello dei giocattoli, ha una grande influenza nei confronti della percezione in sé del prodotto che viene acquistato. Per tale ragione, e come attenzionano le più aggiornate agenzie di comunicazione, anche il packaging ha le sue capacità e responsabilità sulla possibilità di influire proprio sul processo di acquisto ed esperienziale del cliente/consumatore.
Chi lo ha detto che un packaging sia solo una scatola? Un involucro protettivo è un luogo simbolico in grado di comunicare molteplici messaggi, sia funzionali sia emotivi. Il packaging rappresenta una testimonianza sensoriale in grado di distinguersi visivamente sullo scaffale e suscitare interesse fino ad influenzare profondamente la percezione del valore del giocattolo stesso. Un packaging ben progettato non solo protegge il suo contenuto, ma serve anche come un efficace strumento di storytelling, capace di raccontare una storia, una narrazione, e di creare un legame immediato con il suo giovane destinatario, fungendo da ponte simbolico tra il mondo dell’immaginazione e la realtà tangibile del gioco.
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Quando si acquista un giocattolo nuovo, ci troviamo di fronte a quella che viene definita l’esperienza dell’“unboxing”, ovvero l’atto di spacchettare qualcosa, che per molti è considerata anche quella una vera propria esperienza inclusa nel gioco. Il momento dell’unboxing, infatti, viene visto come l’interazione di tipo memorabile che un soggetto, ed in questo caso un bambino, ha quando apre per la prima volta un giocattolo. Quello che differenzia un unboxing da una semplice consegna regolare sta proprio nella cura in sé e nell’attenzione posta nei confronti di un marchio che mette tutto se stesso al fine di poter rendere quell’esperienza quanto più memorabile possibile.
Da qui è importante sottolineare la presenza del packaging, proprio perché rappresenta il primo reale contatto di tipo visivo che il consumatore ha con quel determinato prodotto ed è proprio a partire dall’involucro esterno del giocattolo che un consumatore/acquirente può essere influenzato quando deve prendere delle decisioni di acquisto. Un packaging ben progettato, infatti, è capace di incrementare l’attenzione sul prodotto in sé attirando molto di più rispetto a quando non è così curato, ecco perché quando parliamo di packaging ci riferiamo a quel determinato momento capace di poter comunicare il valore e la qualità di un prodotto che crea un’immagine super positiva del brand che in primis lo produce e che, successivamente, si conosce.
Esistono dei packaging, soprattutto quando si tratta di giochi per bambini, che riescono a diventare parte integrante dell’esperienza di gioco o anche dell’interazione del piccolo con il giocattolo in sé. Pensiamo, ad esempio, a tutte quelle scatole di giocattoli che possono essere modulate e trasformate per realizzare un setting di gioco, o ancora, quelle scatole che si trasformano in elementi che possono essere utilizzati anche per altri scopi: ad esempio contenere altri giocattoli. Cosa importante, in questo caso, è che la realizzazione del packaging e tutti i suoi possibili futuri utilizzi, siano espliciti e anche semplici da comprendere, cosicché anche un bambino possa imparare da solo come poter riadattare una scatola e stimolare così anche la sua creatività e inventiva.
Il packaging è senz’altro un elemento di design, in grado di catturare l’attenzione del consumatore. che sia il fruitore ultimo o l’acquirente. Il confezionamento esterno è un richiamo affidato a forme, colori, materiali e persino lettering e contenuti che arricchiscono l’esperienza visiva e tattile della scatola. Ma uno degli aspetti che non deve passare inosservato è il tema della sicurezza che non può mancare per l’appunto come indicazione nel packaging. Al fine di rendere i giocattoli, e così anche i loro packaging o involucri di protezione, a norma per i più piccoli, bisogna corrispondere ai requisiti di conformità stabiliti nella Direttiva 2009/48/CE.
Tale Direttiva specifica, infatti, che con il termine “giocattolo” si indica un prodotto che è stato progettato o che viene destinato, esclusivamente o meno, all’utilizzo per scopi puramente ludici da parte di bambini che abbiano una età inferiore a 14 anni. I giocattoli per bambini, inoltre, per essere definiti tali, devono essere privi di sostanze chimiche che possano compromettere la sicurezza o la salute dei più piccoli e allo stesso tempo non devono recare danno anche a terzi. In particolare, quando parliamo di requisiti specifici di sicurezza per i giocattoli, ci riferiamo a: tutte le proprietà fisico-meccaniche di un gioco; le sue proprietà di infiammabilità, chimiche, elettriche; l’igiene e la radioattività.Proprio per tutte queste tipologie di ragioni, è importantissimo che nell’etichetta e sull’involucro esterno di un giocattolo siano indicate in modo chiaro tutte le avvertenze e le specifiche istruzioni di sicurezza.
Al giorno d’oggi, lo sappiamo bene: è importante puntare sulla sostenibilità ambientale e quindi, è fondamentale, che anche una semplice scatola, contenente giocattoli per bambini, sia realizzata nel pieno e completo rispetto dell’ambiente. Moltissimi brand che producono giocattoli, infatti, hanno sempre più a cuore l’importanza di rendere non solo i loro prodotti sostenibili, ma di farlo partendo proprio dalla scatola che contiene l’oggetto in sé. Per diminuire la distribuzione della plastica e promuovere l’utilizzo della carta e il cartone, molti packaging dei prodotti vengono realizzati con questi materiali, seppur nel rispetto degli alberi onde evitare pericolose azioni di disboscamento e trasformazione del paesaggio verde.
Sono molte le soluzioni che vengono sfruttate al fine di rendere un packaging quanto più sostenibile ed ecologico possibile. Ad esempio vi sono tecnologie avanzate che vengono applicate al fine di realizzare packaging attraverso delle materie prime vegetali trasformate, o degli scarti alimentari definiti con rivestimenti biocompatibili. Stando a ciò, ecco che secondo le indicazioni dello standard ISO 14021, un imballaggio di un prodotto viene definito come elemento riciclabile solamente quando tale materiale può essere separato dal flusso dei rifiuti indifferenziati per essere poi utilizzato così da produrre materia prima secondaria.
Non stupisce infatti che diversi prodotti vengano ormai imballati attraverso l’utilizzo del cartone di tipo ondulato: che rappresenta un materiale molto leggero, facilmente riciclabile e biodegradabile. Anche se la plastica rappresenta, infatti, il tipo di materiale principale con cui vengono imballati ancora oggi molti giocattoli, negli ultimi anni anche la particolarità della leggerezza, dell’ecosostenibilità, manegevolezza e la facilità di lavorazione del cartone ondulato, rendono questo materiale l’alternativa perfetta, attirando l’attenzione di brand e loro fruitori grandi e piccoli. Tra i diversi materiali biodegradabili e compostabili che oggigiorno possiamo ritrovare quando acquistiamo un prodotto e, quindi, anche nelle confezioni che contengono i giocattoli, abbiamo anche altri esempi, come l’amido di mais e la cellulosa, entrambi utili ad essere riutilizzati per creare packaging maggiormente ecologici.
Nella realizzazione di packaging per giocattoli che siano riutilizzabili e modulabili a proprio piacimento, non possiamo non ricordare che anche un semplice castello di cartone, o una casa per le bambole, o delle incredibili automobili, possono nascere grazie alla rivisitazione di semplice “pezzo di carta/cartone”. Questo vale soprattutto per quei giocattoli leggeri e facili da montare che sono imballati da materiale altamente personalizzabile. Ecco che come dicevamo, la creatività può essere messa in atto in molteplici maniere da parte dei “consumatori” finali, vale a dire i nostri piccoli bambini, che potranno disegnare sulle scatole, decorarle e renderle uniche in compagnia dei loro giocattoli preferiti. Il futuro dei packaging per giocattoli si rivolge verso una concreta riduzione dei materiali impiegati, senza però rinunciare a un design innovativo e accattivante, capace di adattarsi molto bene ai gusti dei più piccini. Lo sguardo verso la riduzione al minimo possibile di tutti quegli elementi che rappresentano dei veri e propri “rifiuti” dei prodotti, porta a scegliere di evitare l’utilizzo di involucri che siano di plastica o comunque non necessari, orientando così la scelta verso l’utilizzo di una sola tipologia di materiale che consenta sia la sostenibilità e allo stesso tempo la facilità nello smaltimento.
Come abbiamo detto, quindi, è fondamentale anche quando si parla di semplici giochi per bambini, avere un’occhio di riguardo sull’importanza della sicurezza effettiva e unire quest’ultima a un’esperienza di gioco per i più piccoli che sia il più semplice e priva di rischi possibile. Per tale ragione, le aziende di giocattoli, e tutti coloro che si occupano della loro produzione, devono prestare attenzione non solo alle norme di produzione, ma anche a tutto ciò che riguarda il giocattolo “anche dall’esterno”, partendo proprio da quei principi di sostenibilità ambientale, utili a rendere l’esperienza di gioco migliore, ma allo stesso tempo, anche creativa. I valori e l’essenza di un marchio devono inoltre venire esplicitati, anche (e proprio) dal packaging di prodotto, perché una confezione non è mai una semplice protezione, ma l’occasione per raccontare di sé. In tal senso la collaborazione con agenzie di comunicazione esperte nel design packaging diventa essenziale, perché è bene ricordare che quel gioco andrà nelle mani dei nostri piccoli, il nostro futuro, che tanto possono imparare e fosse anche se attraverso e grazie ad un “semplice gioco”.
Viviamo in un contesto ormai iper digitalizzato e connesso: basta osservare i display dei nostri smarphone, per vedere tutte quelle iconcine colorate, espressione di una pluralità di canali, piattaforme e vettori di presenza online attraverso cui ormai ci muoviamo quotidianamente. Questa
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