Quattro aspetti che in molti sottovalutano, ma che realmente rendono un marchio inconfondibile
Quattro aspetti che in molti sottovalutano, ma che realmente rendono un marchio inconfondibile Quando si
scopri come rendere le tue pagine ottimizzate in chiave seo
Scrivere un articolo ottimizzato SEO non è sicuramente un gioco da ragazzi. Ci sono una serie di regole e parametri da conoscere che aiutano a rendere questi articoli più performanti, perché rispondono chiaramente alle richieste e alle esigenze dell’utente finale, e in definitiva, quindi anche ai requisiti del motore di ricerca per eccellenza. Ad esempio oltre le ultra note parole chiave (Keywords), è importante strutturare tutto l’articolo in determinate parti e non dimenticare alcun dettaglio o campo testo inutilizzato nel momento in cui viene caricato all’interno del sito stesso.
Una delle parti da non lasciare inosservata è sicuramente lo snippet, la porzione di testo, ovvero “un frammento” estratto da un contenuto testo di un sito web, che meglio ha risposto (e performato) alle domande fatte dagli utenti durante i loro intenti di ricerca. Questo “box”, soprattutto se posto in primo piano (posizione ZERO), diventa una porta di ingresso che può agevolare l’ingresso degli utenti all’interno del sito stesso, qualora quelli abbiano trovato interessante il titolo o parti del contenuto di questo “estratto”. Lo snippet, infatti, è un campo linkato nella pagina del risultato di ricerca su Google.
Sembra qualcosa non fondamentale, ma la realtà il 90% del successo di un atterraggio in quella pagina dipende proprio da questo “dettaglio”: più il testo risulterà attraente e impattante per il lettore, oltre al fatto che le parole saranno maggiormente curate in chiave SEO oriented, più il lettore rintraccerà con facilità questo frammento di contenuto e sarà invogliato a cliccare per approfondire. In poche frasi e una manciata di parole racchiuse in questo “box” contenente un titolo, un link e una breve descrizione, bisogna riassumere in pratica il contenuto di quella pagina di sito o articolo di blog.
Altro passaggio utile per rispondere agli intenti di ricerca è quello dedicato allo sviluppo di titoli efficaci per l’utente e ottimizzati in chiave SEO. L’algoritmo di ricerca di Google infatti predilige ormai quei contenuti che risultano concretamente efficaci per il lettore, anche da un punto di vista esplicativo o informativo, così da non far abbandonare il contenuto, dopo qualche secondo dall’atterraggio. L’ideale è scrivere questi titoli, mantenendoli coerenti e pertinenti con il contenuto e vicinissimi ai search intent del pubblico ideale che vorremmo attrarre a noi.
Scrivere dei contenuti con dei web snippet curati e dei titoli ottimizzati in chiave SEO potrebbe garantire un’alta percentuale di successo, qualora Google decidesse di “valutare i nostri contenuti” adeguati alle ricerche dell’utenza, pertinenti e profondi in termini di informazione.
Il tag title è un elemento prezioso fronte utente e fronte Google, perché attraverso la scelta delle parole chiave che lo compongono, soprattutto se pertinenti con le query di ricerca e il contenuto della pagina a cui fanno riferimento, possono diventare un enorme vantaggio in SERP. L’ obiettivo è identificare chiaramente un contenuto tramite una o più keyword che possano descriverlo in modo immediato. Migliora anche la user experience e permette all’utenza di muoversi più velocemente tra contenuti, a patto che siano gestiti correttamente e senza ripetizioni. I tag title quindi devono essere descrittivi, ma sintetici, includere brand e informazioni ma senza creare formule standard o ripetitive.
La meta description è la piccola stringa di testo che racchiude tutti i contenuti estratti e relativi all’articolo che si è posizionato in SERP, ovvero nella pagina dei risultati di Google. Questo contenuto dà informazioni di anteprima sulla pagina collegata alla pagina a cui è linkata, e per questo è un elemento cardine per la volontà di un utente all’approfondimento. Può infatti capitare che nella meta description sia in verità “presente la risposta” alla domanda posta dall’utente a Google. Pertanto non sarà necessario per quello dover “cliccare sul link” di approfondimento.
Ovviamente l’obiettivo di tutti questi elementi è quello di agevolare un incremento delle visite e di migliorare la qualità del traffico proveniente da Google. Ma questo va relazionato anche al tipo di utente che cerca e che decide di approfondire una informazione, o piuttosto si ferma a quanto restituito dalla meta description.
Come dicevamo prima ogni piccolo dettaglio nella scelta dei testi durante la creazione di un contenuto web è importante. Le URL sono uno di questi. Acronimo di Uniform Resource Locator sono la “segnaletica” per indicare l’indirizzo della pagina web, meglio se breve e conciso, seo-friendly e possibilmente parlante, ovvero predittivo del contenuto della pagina linkata. Questo strumento, se ben curato, può facilitare enormemente la ricerca dell’utente, e contribuire a rappresentare un maggiore peso al ranking nelle SERP di Google, oltre a ottimizzare il traffico della pagina, favorendo un aumento della visibilità e del numero delle interazione e dei click.
Effettuando ricerche su Google gli utenti rintracciano pagine di risultati che, a ben vedere, sono tutti strutturati come “snippet”, estratti per l’appunto. Sarà poi la strategia utilizzata per produrre titolo o descrizione a rappresentare “il criterio di approfondimento” al contenuto stesso. Ma esistono degli snippet che sono posizionati in primo piano, parliamo dei Featured Snippet. Questo particolare snippet è un risultato (non a pagamento) messo in evidenza da Google, secondo un criterio assolutamente legato alle scelte del motore di ricerca, e collocato nella cosiddetta “posizione zero”, perché sopra questo box non c’è altro! Possibilmente la scelta di Google ricade anche sul contenuto linkato, poiché ritenuto in grado di rispondere in modo esaustivo ad una determinata ricerca o query avviata dall’utente. Chiaramente posizione e formato molto impattanti permettono all’occhio dell’utente di essere subito rintracciato. Ha infatti un layout ben definito ed è, come abbiamo detto, il primo risultato in assoluto. Ad oggi, infatti, il 13% delle ricerche in Google ci regala un featured snippet.
Nello snippet viene mostrato il risultato più pertinente, per rispondere alla domanda posta dall’utente. Non è possibile “gestire il posizionamento degli snippet”. Lo stesso Google, infatti, nella pagina di supporto, confessa che, ad esempio, lo snippet in primo piano viene scelto in modo programmatico, tra i risultati organici, per rispondere alle ricerche di tipo informativo (riconosciute quindi come domande) in maniera automatica e immediata.
Al di là di quelli che poi possano essere i criteri di Google (che cambiano anche parecchio rapidamente) un errore da non fare è sottovalutare l’importanza dello snippet, che va comunque popolato direttamente dal back end dei siti web e in tutte le parti dedicate. La completezza e l’esaustività di una informazione restituita in SERP decidono il destino di un ingresso al contenuto o al sito web.
Diciamo che gli snippet sono “una opportunità” che Google permette, affinchè utenza di valore possa entrare nel tuo sito web o comunque nelle tue pagine di contenuto. Uno snippet incompleto o che sbaglia la sua strategia, può diventare “invisibile a Google” e quindi, di conseguenza anche all’utente. E comunque uno snippet non curato non sarà una maniglia di ingresso troppo invogliante all’approfondimento, né realizzerà l’obiettivo di essere una risposta immediata a una domanda fatta, anche quando poi l’utente decida di completare o meno l’ingresso a quel determinato contenuto.
Lo snippet può rientrare, per certi aspetti, all’interno di una vera e propria strategia SEO, se chiaramente supportato da tutta un’altra serie di analisi e considerazioni, oltre a tecniche specifiche per rendere un contenuto ben visto da Google e dall’utente. Se il tuo sito, o i tuoi contenuti online, hanno necessità di migliorare la loro rintracciabilità, introitare sempre maggiori traffici di utenza e vuoi accrescere le tue conversioni in maniera sostanziale, affidati ad una agenzia SEO che possa seguire e strutturare in maniera concreta il tuo business online: che sia per aumentare i lettori del tuo blog, migliorare la tua brand reputation, presentare un nuovo servizio o prodotto, oppure ancora accrescere le tue vendite online!
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