Strategia di digital marketing come farla nel modo giusto

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La strategia di digital marketing è la sommatoria delle tattiche che mirano a centrare appieno specifici obiettivi che la proprietà e il management di un’azienda hanno inquadrato a monte e che generalmente sono sempre affidate ad un consulente digital marketingAffinché una strategia digitale si riveli foriera di risultati ottimali, l’organizzazione per fasi e il ricorso a canali diversificati sono praticamente imprescindibili. Diverse sono le motivazioni sul perché è opportuno fare una strategia di digital marketing: incrementare il livello di notorietà del brand, portare traffico organico sul portale, aumentare le vendite online di prodotti e servizi, stimolare interesse e destare curiosità con una rivoluzionaria offerta commerciali, presentare un canale per fornire assistenza e informazioni alla clientela. Chiaramente, soprattutto in fase iniziale, occorrerà lavorare molto sulla brand awareness. Se il marchio non è conosciuto, bisogna renderlo più visibile nel mare magnum del web. Solo in questo modo aumenteranno le probabilità di centrare gli obiettivi prefissati che hanno come denominatore comune il miglioramento dei numeri che contano nel campo del business: più profitti, fatturato in crescita, taglio dei costi operativi, aumento della quota di mercato, ecc.

Come costruire una strategia di digital marketing efficace in 4 passaggi

La matrice SWOT (Strenghts/Forze, Weakness/Debolezze, Opportunities/Opportunità, Threats/Minacce) rientra tra gli strumenti di pianificazione strategica maggiormente in uso. Serve a capire qual è il proprio ruolo nel mondo del business in riferimento al contesto operativo di turno. Lo scopo dell’analisi SWOT verte nell’offrire una chiara veduta circa i passaggi da attuare per una strategia digitale di successo. Centrare i traguardi messi nel mirino per un’attività imprenditoriale è possibile solo se si conoscono le forze interne, controllabili e suddivisibili in punti di forza e di debolezza, oltre chiaramente a quelle esterne, più difficili da monitorare e distinguibili in opportunità e minacce. Utilizzare a favore dell’impresa i punti di forza, lavorare sodo, per correggere quelli di debolezza, sfruttare a proprio vantaggio le opportunità che si presentano e tutelarsi a fronte di minacce e insidie che si nascondono sempre dietro l’angolo è ciò che si fa in un’analisi SWOT. L’esito di quest’analisi è strettamente correlato alla corretta identificazione dei vari fattori coinvolti.

Secondo passaggio: scegliere obiettivi SMART

Gli obiettivi devono essere SMART.

S = Specific/Specifico
. Occorre inquadrare minuziosamente un obiettivo e deve essere chiaro a tutti.
M = Measurable/Misurabile. Raggiungere o meno un obiettivo deve essere oggettivo. I criteri per misurarlo devono essere chiari.
A = Achievable/Realizzabile. Definire un orizzonte temporale realistico in cui si ambisce a centrare quel traguardo è ciò che occorre fare in fase di pianificazione.
R = Relevant/Rilevante. Un obiettivo deve avere un peso specifico valido nel mondo del business. Solo così si giustificano gli investimenti economici e di tempo per perseguirlo e per arrivarci.
T = Time-based/Temporalizzabile. Occorre fissare una precisa scadenza temporale per raggiungere un obiettivo e seguire una tabella di marcia per portarlo a termine.

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Terzo passaggio: individuare le buyer personas

Costruire le buyer personas assicura vantaggi tutt’altro che indifferenti a livello di raggiungimento degli obiettivi. Per buyer personas si intende il prototipo del clienteIndividuare due o tre buyer personas, tenendo conto di sesso, età, livello di istruzione, posizione economica, ruolo sociale, provenienza geografica, interessi e comportamenti d’acquisto, aiuta le imprese nell’identificazione dei clienti idealiRicerche etnografiche, sondaggi, analisi dei dati provenienti dai software analitici, informazioni ottenute dai CRM sono tutti strumenti utili per l’identificazione delle buyer personas.

Quarto passaggio: studiare i competitor

Analizzare a fondo come si muove la concorrenza è utile per capire come regolarsi. Un lavoro dettagliato di benchmarking consente di vedere come è stata strutturata l’offerta commerciale, quali sono i loro prodotti e servizi più in voga, a quale nicchia di mercato o target di riferimento approcciano con maggiore frequenza. Vedere come è posizionato il loro sito internet sui motori di ricerca e quali sono le keyword più sfruttate è un utile lavoro in tal senso.

Creare una strategia di contenuti

“Content is king”. Questa massima è oggi più che mai attuale. Saper pianificare al meglio i contenuti e poi veicolarli tramite i canali aziendali è ciò che occorre fare per centrare appieno i traguardi prefissati. Cosa si pubblica e cosa no, pertanto, lo si decide in questo step. I canali del digital marketing in tal senso sono imprescindibili. 

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Social Media Digital Strategy

I social network consentono di ottenere nuovi follower che, palesando interesse per l’offerta commerciale, restano pur sempre clienti potenziali. Ogni social network ha i suoi punti di forze e il suo target di riferimento. Postare gli stessi contenuti su tutti è un errore grossolano da evitare. Chi segue tutti i profili social di un’impresa troverebbe, infatti pesante seguire i contenuti se organizzati in tal senso. Testi ad effetto, emozionali, volti a scatenare curiosità, immagini ad alta resa visiva, video in alta definizione regalano quell’effetto “wow”, utile per crescere sul mercato.

SEO Strategy

Concentrarsi solo sui social network è sbagliato. Il sito internet di una qualsiasi attività aziendale resta sempre e comunque il canale di comunicazione ufficiale. I contenuti vanno curati nei minimi dettagli. Devono essere anche SEO friendlyCosa vuol dire? Unici per creatività e originalità e rintracciabili. Chi li legge, deve trovare valore aggiunto. Risolvere un problema di routine o sporadico, per quel un cliente potenziale che va alla ricerca di informazioni, questo è il modo giusto per conquistarlo. Puntare su parole chiave attinenti al proprio core business e formattare i contenuti, suddividendoli in paragrafi in h2, in sotto-paragrafi in h3, in keyword in grassetto formatta il testo e aiuta la lettura veloce. Chi approda sul sito web di un’azienda, dopo aver digitato una interrogazione di ricerca, deve capire che è sul posto giusto. In genere, lo si decide in appena 7 secondi. Ecco il motivo per cui semplificare la vita al lettore conviene sempre.

Il Digital Advertising

La pubblicità online, soprattutto se fatta tramite gli ads di Google o di Facebook, consente di intercettare le esigenze della clientela. Puntare sugli annunci a pagamento si dimostra utile, ad esempio,  in determinati momenti dell’anno, quando si deve lanciare un nuovo prodotto o se c’è da liberarsi dalle scorte di un altro prodotto indesiderato, per far spazio ai nuovi articoli o per puntare sulle promozioni.

Email Marketing Strategy

Per fidelizzare i clienti così come per ottenerne nuovi, l’Email Marketing Strategy, basata sull’invio di newsletter o di messaggi di posta elettronica a indirizzi inseriti in un database di utenti, è un’ottima scelta. Il target va diviso per variabili, affinché non venga inoltrata un’unica e-mail. I testi devono essere personalizzati, quasi cuciti su misura. Solo in questo modo, la CTA (Call To Action) si rivelerà foriera di risultati. Visti i costi bassi e i rischi ridotti al minimo, puntare sull’Email Marketing Strategy è una scelta saggia.

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Inbound Marketing

Anche l’Inbound Marketing è imprescindibile in una digital strategy. Attirare utenti verso un prodotto, puntando su contenuti validi e utili è un ottimo modo per intessere relazioni proficue e durature nel tempo con la clientela e con i lead.

Il ruolo del consulente di digital marketing

Affidarsi a un consulente di digital marketing è il modo più pratico ed efficace, quando c’è da seguire e da esaminare nei dettagli una strategia digitale per l’azienda. In questo modo, vi sono maggiori probabilità di intercettare nuovi clienti potenziali, di trasformarli in clienti effettivi, di fidelizzare rendendoli aficionados e fare di loro degli influencer o degli opinion leaderIn questi ultimi due casi, si rivolgeranno sempre a quel brand quando acquistano, dato che la loro buyer-experience si è dimostrata positiva, tanto è vero che lo segnalano anche al loro network. Chi meglio della figura specializzata del consulente di digital marketing può supportare le imprese in questa fase così delicata?

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